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Perché andare da uno psicologo (non da "un medico dei pazzi")?

Ma è veramente necessario “stare male”, avere dei grossi problemi, per iniziare ad andare in psicoterapia?
In realtà, questa era ed è l’idea corrente, ma è un’idea profondamente errata. Forse si confonde ancora oggi la psicologia e la psicoterapia con le classiche, “pesanti” cure psichiatriche a base di psicofarmaci piuttosto che caratterizzate da contenzione e ricoveri… Il famoso “medico dei pazzi”, come veniva visto lo psichiatra nei tempi andati, non ha nulla a che vedere con la moderna terapia psicologica.
Ma sarebbe necessario, in Italia, superare comunque l’idea che chi si rivolge allo psicoterapeuta abbia “qualcosa che non va”, sia in fondo “un po’ strano”, una persona poco raccomandabile, inaffidabile, insomma da tener lontana. 

Nella mia esperienza, ancora oggi, alcuni pazienti-clienti non dicono nemmeno ai loro parenti più stretti di andare in psicoterapia, nemmeno agli amici più intimi, essendo consapevoli di quella che potrebbe essere la loro reazione – o forse mostrandosi eccessivamente timorosi nel manifestare loro stessi e facendosi problemi più grandi di quelli che in realtà sono. 
La “novità” – se vogliamo chiamarla così – è che si può decidere di iniziare una psicoterapia per tanti motivi, non essendo affatto sofferenti, né vivendo situazioni di importante disagio esistenziale. Uno dei motivi che sono alla base di tale scelta sta nel voler scoprire qualcosa di se stessi, o nel volersi mettere a confronto con un interlocutore esperto, insomma nel voler capire qualcosa di più di se stessi e della vita che si sta conducendo. Si tratta della spinta ad andare alla ricerca, a mettersi in cammino per aprire delle porte di conoscenza che, fino a quel momento, sono rimaste chiuse o socchiuse. La psicoterapia, intesa come un cammino per conoscere meglio se stessi, non ha nulla a che vedere con la “cura di patologie”, e men che mai con la terapia di disturbi gravi del comportamento o della personalità. Non a caso alcuni hanno inteso la psicoterapia come psicoterapia di sostegno – quando serve per far luce su determinate questioni che appaiono troppo intricate – come psicoterapia di consultazione, cioè come un modo per offrire una sponda, un consiglio a chi vive un momento di dubbio o di confusione. E’ il Counseling che, in casi del genere, può essere molto utile per le persone. Ma, tornando alla psicoterapia come occasione per capire qualcosa di più di se stessi, chiunque può decidere di iniziarla, anche chi è perfettamente felice e contento della propria vita, l’importante è che sia presente una spinta interiore verso la conoscenza di se stessi.
In tal senso, la psicoterapia può iniziare in un momento qualunque della vita di una donna o di un uomo, ma può essere anche molto utile per gli adolescenti che vivono, com’è naturale, un periodo di vita particolarmente turbolento.
Una psicoterapia rivolta non alla cura ma alla conoscenza di se stessi è una modalità flessibile di prendere in mano la propria vita e darci un’occhiata dentro. Un’occasione che può rilevarsi preziosa e irripetibile!