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Psicoterapia per studenti

Psicoterapia per studenti di psicologia

Studiare psicologia o fare una psicoterapia?


Fin da quando sono nati i Corsi di Laurea in Psicologia una certa quantità di persone che avrebbero dovuto fare una psicoterapia, quindi curarsi, per risolvere i loro problemi interiori sono state indotte a dirottare verso lo “studio” della psicologia. Ancora oggi questo fenomeno è presente, e lo posso testimoniare anche in virtù della mia esperienza come professore universitario in facoltà di Psicologia.

Si può imparare a volare leggendo un manuale di volo? La risposta è naturalmente negativa. Lo stesso avviene con la psicologia. Non ci si cura leggendo manuali di psicologia, e nemmeno i libri che trattano delle psicopatologie e dei disturbi della personalità. Al contrario, il rischio è quello di coprire con una comprensione soltanto intellettuale ciò che ribolle nel mondo interno. L’altro rischio – tipico dei giovani che studiano Medicina – è riferire a se stessi molte patologie di cui si legge sui libri!

In conclusione, numerosi giovani che oggi studiano psicologia avrebbero un grande giovamento nell’intraprendere la psicoterapia senza aspettare altro tempo. Se ci si libera dei propri problemi per tempo, anche lo studio della psicologia acquista una luce nuova e più autentica.


Psicoterapia per studenti universitari

Nel corso dei decenni ho incontrati molti giovani che, nel corso della loro esperienza universitaria nelle facoltà più diverse, hanno manifestato la necessità di un aiuto esperto terapeutico, cioè di un supporto psicologico più forte e deciso di ciò che si può realizzare nell’ambito del Counseling universitario.

Quando ci si rende conto che la vita universitaria procede male, con difficoltà, blocchi e paure, è importante muoversi tempestivamente e richiedere un aiuto psicologico, evitando di aspettare di terminare il percorso di studi, eventualmente di trovare un lavoro, rimandando così un’esperienza che potrebbe risolvere subito il disagio e permettere alla persona di vivere molto meglio. 

Perché questi disagi possono manifestarsi nel corso degli studi universitari? Perché, ad esempio, si ha a che fare con un ambiente nuovo e non protetto, ci si mette alla prova negli esami e si teme di fallire, si deve entrare in relazione con nuove persone, ci si assume la responsabilità di come organizzare il proprio tempo, e ci si affaccia alla “vita adulta” che precede l’entrata nel mondo del lavoro.