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Mobbing. Causes, Consequences, and Solutions

Autori: 
Maureen Duffy, Len Sperry
Casa editrice: 
Oxford University Press, 2013, Pp. XVIII + 305 £ 37.99 (Hardback).

Questo è il primo libro interamente dedicato al mobbing sul posto del lavoro pubblicato negli USA da parte di un grande editore internazionale.

Suddiviso in quattro sezioni, il testo esamina non solo tutte le fasi e i contesti del mobbing organizzativo, ma propone anche numerosi e interessanti collegamenti con il bullismo che si verifica nelle istituzioni scolastiche. Le prime pagine sono proprio dedicate e definire il concetto di mobbing e a differenziarlo da quello di bullismo (inteso, in questa fase della trattazione, anche come “bullismo organizzativo”), introducendo quindi le definizioni concettuali e teoriche di mobbing e ripercorrendone la storia. Andando oltre le esemplificazioni, i casi descrittivi e le fenomenologie del mobbing, gli autori affrontano ben presto il problema della prevenzione dal punto di vista delle strategie organizzative e delle implicazioni globali per la vita di lavoro.

La domanda che pone al centro lo sviluppo del mobbing nel posto di lavoro costituisce il tema di fondo della sezione seconda. Com’è possibile che si sviluppi un fenomeno così distruttivo, insidioso, ma anche evidente e sotto gli occhi di molti, nel mondo del lavoro? Sono così esaminate diverse risposte che provengono da altrettanti differenti orizzonti teorici, sottolineando le dinamiche organizzative e le relazioni all’intero del sistema-lavoro. Proprio alle dinamiche organizzative ed alle dinamiche della vita in team è dedicato spazio in diversi punti del testo. In questa sezione sono altresì presi in esame i modelli di leadership, le situazioni di gruppo e tutti i cosiddetti “antecedenti” del mobbing. L’analisi è basata sulle ricerche sul campo e sugli studi scientifici più significativi, riassumendo infine i fattori di rischio che portano una specifica realtà organizzativa ad essere più facilmente “infiltrata” dal mobbing.

Nella terza sezione sono discusse le conseguenze del mobbing. Emerge la questione della salute sul posto di lavoro e gli autori propongono decisamente che il mobbing debba essere visto come un “problema di salute pubblica” ed affrontato di conseguenza. Gli effetti del mobbing sulla vita sociale e familiare della persona rappresentano un ulteriore punto di attenzione che ben si sposa con la considerazione degli effetti di questa situazione di sofferenza individuale sulla performance e sulla carriera. E’ richiamato il concetto di trauma e sono discusse alcune ricerche sul trauma al fine di spiegare le modalità di risposta delle vittime alla situazione di mobbing.

L’ultima sezione del volume, la quarta, si focalizza ancora sulla prevenzione, ma anche sulle soluzioni specifiche e generali, e sulle possibilità di cura. Rivolgendosi ai responsabili organizzativi, ma anche ai professionisti della salute mentale, sono fornite numerose informazioni utili al trattamento delle persone mobbizzate e delle loro famiglie. L’organizzazione può (potrebbe) fare molto per queste persone traumatizzate, organizzando specifici servizi nell’ambito dei dipartimenti di Human Resources. Si tratta di ipotizzare un insieme di azioni sistemiche di intervento al fine di sostenere le persone mobbizzate e incidere sull’organizzazione nel suo complesso. Spaziando dalla prevenzione alle politiche “anti-mobbing” gli autori indicano infine alcune strade legislative che potrebbero aiutare a prevenire gli abusi sia sul lavoro, sia nell’ambito dell’education.

Dunque, il mobbing continua a far parlare di sé. Negli ultimi trenta anni questo concetto ha rivoluzionato il mondo del lavoro perché – tra le tante altre cose – ha avuto il pregio di “dare un nome” ad un fenomeno subdolo. Dobbiamo tutto agli studi pionieristici dello svedese (nato in Germania) Heinz Leymann che riprese l’idea dai famosi studi etologici di Konrad Lorenz.

I lavori di Leymann hanno contribuito a diffondere conoscenze e riflessioni in tutta Europa (Italia compresa) e poi negli USA. Il termine “mobbing” ha rappresentato una scelta fortunata: esso è entrato subito nel linguaggio comune, accolto dai non addetti ai lavori come qualcosa di intuitivamente esplicativo. Tra i tanti libri sul mobbing, sia italiani, sia stranieri, questo di Maureen Duffy e Len Sperry si caratterizza per l’alto livello e la completezza della trattazione.

 

Andrea Castiello D'Antonio