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Gli “adultoidi” che governano le nostre vite

Non è piacevole, né confortante, rendersi conto che in Italia e nel mondo numerose posizioni di potere, in diversi ambiti degli stati, delle istituzioni e delle organizzazioni, sono occupate da soggetti… APPARENTEMENTE ADULTI, ma che adulti non sono.

La varietà degli adultoidi è notevole ed è spesso difficile capire la miscela che si nasconde dentro questi soggetti.

Infatti, le componenti del mix possono spaziare dalla superficialità, immaturità, insipienza, incultura e irresponsabilità, fino alla vera e propria psicopatologia costituita da fattori come la manipolazione, la strumentalizzazione, il ribaltamento regolare della verità accompagnato dalla negazione della realtà.

PROFONDI MECCANISMI MENTALI DI “SCISSIONE” accompagnano molti adultoidi nel propugnare le visioni bianco-nero, in cui il mondo è semplicisticamente suddiviso in buoni e cattivi, costruendo ad hoc capri espiatori sulla base di stereotipi socialmente diffusi o sulla base di frammenti di realtà opportunatamente manipolati.

Come si è visto con l’aggressione omicida voluta da Vladimir Putin, IL NEMICO VA COSTRUITO e, per farlo, è sufficiente evocare immagini arcaiche orrorifiche, come un territorio da… denazificare! Ogni dittatore, soprattutto se mentalmente patologico, e ben fornito di elementi paranoidi, costruisce ad hoc i propri nemici, interni ed esterni.

Tornando agli adultoidi, non si tratta solo di PSEUDO-ADULTI che sono rimasti adolescenti e come tali si comportano, ad esempio sfidando le regole e i limiti, o ponendosi in posizioni e in atteggiamenti eclatanti e provocatori.

Questi fenomeni – che da alcuni sono stati definiti di ADULTESCENZA – indicano solo una parte degli adultoidi, quella infantilizzanti ed infantilizzante, spesso vista con occhio bonario, ma parecchio pericolosa.

Esattamente come sono pericolosi GLI STUPIDI che possono essere considerati sia come una categoria a se stante – vedi l’insuperabile scritto di Ferrando Mantovani https://www.castiellodantonio.it/stupidi-si-nasce-o-si-diventa sottotitolato “COMPENDIO DI STUPIDOLOGIA”, sia come una delle tante componenti che caratterizzano un soggetto da cui stare alla larga.

Quando, in una persona, si miscelano elementi come l’incultura, l’ignoranza, i pregiudizi, la stupidità e l’arroganza, non vi è bisogno di aggiungere altro. E se un soggetto di questo genere è pure “dotato”… di narcisismo, egotismo e culto della (propria) personalità, diventa un guaio se assurge a posizioni di comando e di potere https://www.youtube.com/watch?v=84K3daCdRQY

Al di là del mondo che ci circonda, in Italia sembra che siamo abbastanza ben messi come “fornitura” di adultoidi. Si deve pensare che questo genere di persone, proprio per la loro chiusura mentale e conoscitiva, mal rispondono agli inviti alla responsabilità. Inoltre, la presenza diffusa di soggetti in vario modo tarati mentalmente riduce la possibilità che le persone mature, responsabili, consapevoli, autocritiche e di buona volontà – oltre che di buona etica! – possano percorrere in salita i gradini delle scale di comando. E la DIMENSIONE DELL’ETICA SI CONIUGA DI CERTO CON QUELLA DELLA RESPONSABILITÀ https://www.youtube.com/watch?v=7WERN8ojmaM

Ciò vale per ogni genere di situazione organizzativa ed istituzionale ma, ancor più grave, vale per chi gestisce il potere della “res publica”, per chi ha la responsabilità di governo, per chi decide per tutti noi.

LA PSICOPATOLOGIA DELLA LEADERSHIP è, dal mio punto di vista, un affare molto serio: ecco perché sarebbe necessario COSTRUIRE SISTEMI SOCIALI SANI E EFFICIENTI, basati sul merito e composti da soggetti valutati nei loro gradi di igiene mentale https://www.youtube.com/watch?v=ol65D1dGvko

Ma l’Italia è anche il paese in cui appena si parla di valutazione sembra che il mondo precipiti nell’inferno: persone a cui tutti noi ci affidiamo – docenti, medici, giudici, politici e governanti, per citarne alcune – possono assurgere a ruoli di massima rilevanza portando con sé un nutrito grappolo di turbe mentali, comportamentali ed etiche. E più si sale nelle gerarchie più le persone che occupano i vertici ritengono, per ciò solo, di non dover e di non poter essere valutate! Un buon esempio di PRINCIPIO DI AUTORITARISMO: si valutano solo i subordinati, e chi è all’apice è, per definizione, perfetto ed intoccabile!

Così le strutture, le organizzazioni comunali, provinciali e regionali, ed anche le istituzioni centrali, si popolano di SOGGETTI DEVIATI E DEVIANTI, talvolta collusi con le criminalità organizzate, i quali, però, decidono per tutti noi.

 

Andrea Castiello d’Antonio