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DSM-5 IN ACTION

Titolo: 

DSM-5 IN ACTION 

Autori: 
Sophia F. Dziegielewski
Casa editrice: 
Giunti O.S. Psychometrics, 2017, pp. XXXI+717, Euro 87,00

Con questo volume sul DSM-5 l’editore Giunti O.S. inaugura una nuova collana dedicata alla psichiatria e curata da Filippo di Pirro, psichiatra e psicoterapeuta fiorentino, già psichiatra militare impegnato in attività cliniche, medico-legali e formative. Nell’ampio panorama dei testi che ruotano intorno al DSM-5 e che ne trattano ogni genere di applicazione, il lavoro della sessantaduenne Sophia F. Dziegielewski, uscito tre anni fa in terza edizione e tradotto in diverse lingue (Ed. orig.: DSM-5 in Action. Third Edition. Hoboken, NJ: John Wiley & Sons, 2015), è di interesse soprattutto per la chiarezza espositiva dei concetti che sono posti lungo il continuum diagnosi e trattamento e che sono arricchiti da numerosi casi esemplificativi e suggerimenti applicativi.

Rispetto all’edizione precedente, uscita nel dicembre 2014, questa edizione si distingue per la maggiore attenzione dedicata ai programmi terapeutici e, in specie, a quelli evidence based; inoltre sono state approfondite le tematiche inerenti il “fare assessment” e la diagnosi differenziale, sulla base della matrice che collega il DSM-5 all’ICD-10. Come le precedenti edizioni, molto spazio è dato ai supporti operativi che possono essere impiegati dai practitioners al fine di ottenere una migliore accuratezza diagnostica che si traduce (o si può auspicabilmente tradurre) in un più preciso piano terapeutico. Anche se la mole del testo può quasi spaventare il lettore si deve precisare che si tratta di un volume di agevolissima e rapida consultazione: ogni capitolo si chiude con la Bibliografia ed un utilissimo Sommario, e i primi quattro capitoli presentano in aggiunta una sezione dal titolo Questioni su cui riflettere (ad esempio, la prima questione su cui riflettere chiama in causa il significato e la declinazione operativa di concetti quali: diagnosi, valutazione, e valutazione diagnostica).

La Parte I, in cui sono inseriti i primi quattro capitoli, aiuta a comprendere “come” utilizzare al meglio l’architettura del DSM-5; sono qui esplicitate le nozioni che pongono le basi per una valida pianificazione del trattamento, sollecitando l’attenzione critica del lettore sui punti forti e sui punti deboli del sistema, e proponendo ragionamenti su diversi altri aspetti come il concetto di “sofferenza” mentale, i fattori esterni che possono influenzare il processo di diagnosi, e la personalizzazione della strategia terapeutica: «l’arte e la scienza all’interno della strategia operativa richiedono di più rispetto alla sola familiarità con i quadri di riferimento e allo scegliere ciò che funziona» (p. 177). I numerosi consigli che offre l’autrice sono di speciale utilità per coloro che operano nelle strutture pubbliche, ambito in cui la documentazione clinica del caso riveste una particolare rilevanza.

La Parte II, con i suoi nove capitoli, costituisce il cuore del volume: sono qui trattate le categorie diagnostiche e i relativi piani di trattamento psicoterapeutico e ogni capitolo è arricchito da box di sintesi (denominati Guide rapide), casi clinici, esempi di formulazione della diagnosi e argomenti speciali. Infine, nell’Appendice sono presentate quattro sezioni che trattano quattro tipologie particolari di disturbi mentali fornendone una panoramica e l’indicazione dei piani di trattamento.

Un’ultima nota sull’autrice. Consultando le venticinque pagine del suo curriculum si deve notare che s tratta di una persona che dal 1918 al 1990 si è formata nell’area della salute e del social work; ha i titoli di BA in sociologia, di Master of Social Work, e ha conseguito il Ph.D. in Social Work, sviluppandosi poi come Certified & Licensed Clinical Social Worker. Nel 1992 ha iniziato la carriera accademica come Adjunct Professor fino a raggiungere, nel 2011, la carica di direttrice associata per la ricerca presso la University od Central Florida ove ricopre diversi altri incarichi oltre ad avere una cattedra alla School of Social Work. Ha pubblicato circa centocinquanta lavori nell’ampio settore della salute mentale.

Andrea Castiello d’Antonio