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Sigmund Freud Critical Assessment

Titolo: 

Sigmund Freud Critical Assessment

Autori: 
LAURENCE SPURLING (EDITOR)
Casa editrice: 
ROUTLEDGE, LONDON, 1989 £ 285. SET OF 4 VOLUMES: VOL. 1 PP.480. VOL. 2 PP.496. VOL. 3 PP.362. VOL. 4 PP.384.

Questa voluminosa opera si inquadra nella nuova serie Critical Assessment of Leading Psychologists che l'editore londinese ha varato.

I quattro volumi ‑ presentati in modo elegante e raccolti in un cofanetto ‑ sono il frutto di una discreta "folla" di autori, che va da figure storicamente note e accreditate in area psicoanalitica (come Ernst Kris, i Bernfeld), ad analisti contemporanei come Robert Langs, fino a raggiungere firme come quelle, citando casualmente, di H. Ellis, Wittgenstein, e Szasz.

Si tratta di un'accurata ed interessante raccolta di scritti che provengono evidentemente da varie origini, redatti in tempi diversi e in atmosfere socioculturali e scientifiche differenti. Ad evitare una possibile confusione provvede la parte iniziale dell'opera dedicata ad un glossario e, soprattutto, ad inquadrare gli scritti ospitati in maniera cronologica, riportando in modo completo le fonti originarie. Rimane comunque una lettura impegnativa proprio per il fatto di rappresentare un contenitore di voci talmente diverse che possono facilmente oscurare una chiara visione dello sviluppo della psicoanalisi: da questo punto di vista, in contrasto con ciò che è dichiarato dal curatore, l'opera appare maggiormente fruibile da lettori esperti (e quindi utilizzabile come testo di consultazione) che non da studenti; certamente non è da sottovalutare il vantaggio di avere, raccolti in un solo testo, una quantità di articoli e saggi che sono sparsi nel tempo e nelle riviste o nei libri dei rispettivi autori.

Il Primo volume si apre con un'intera sezione dedicata alla vita di S. Freud: vi si possono leggere scritti che si riferiscono all'infanzia di Freud, all'ambiente ebraico e all'atmosfera viennese del tempo: potrebbe essere interessante integrare questi primi passi della lettura dell'opera con The letters of S. Freud & Arnold Zweig (la traduzione inglese a cura di E. L. Freud è del 1970). La lettura prosegue con reminiscenze di incontri avuti dagli autori con Freud, per poi aprirsi ‑ ad opera di Ellenberger ‑ allo studio delle origini e delle influenze del pensiero freudiano, con alcuni brani di sicuro interesse per lo storico del pensiero scientifico.

Il Secondo volume è interamente dedicato alle questioni di teoria e di pratica analitica; scandito dagli autorevoli interventi di Jones per la parte teorica e di Fairbairn per quella clinica, accoglie il pensiero di numerosi critici della teoria e della prassi psicoanalitica, riconsiderando temi che sono diventati di attualità nel recente passato come quello delle differenze nell'evoluzione psicosessuale tra uomo e donna, sul quale interviene anche Juliet Mitchell.

Passando velocemente l'indice sul Terzo volume (cultura,  morale e religione, aspetti sociali e politici del pensiero freudiano, psicoanalisi applicata alla letteratura e all'arte), si giunge all'ultimo tomo, probabilmente il più attraente dell'intera opera.

Nel Quarto volume, partendo da una rivisitazione approfondita del Movimento psicoanalitico (v.  lo scritto di quell'importante figura dell'analisi viennese che fu Helene Deutsch) e del rapporto Freud‑Jung, si leggono con piacere Freud as Conquistador e Freud as a Leader, rispettivamente di Sulloway e di Szasz, ma molto opportuno appare anche il paragrafo sul contributo di Fromm alla storia della psicoanalisi, collegabile al rinnovato interesse per autori come Sullivan e lo stesso Fromm che si manifesta, anche nel nostro Paese, in questi ultimi anni.

Quando poi si passa a trattare la spinosa questione della psicoanalisi as a Science si deve notare l'ampio spazio offerto alle idee di Ludwig Wittgenstein e l'implicito dibattito tra opinioni diverse come quelle di Kris e di B. A. Farrell.

I cento paragrafi dei quattro volumi sono chiusi da uno scritto "in memoriam" di Auden che sembra voler porre una sorta di parola finale sul confronto di idee che l'opera ha ospitato.

 

Andrea Castiello d'Antonio

 

Questa recensione è stata pubblicata nel 1993 sulla rivista BOLLETTINO DI PSICOLOGIA APPLICATA (numero 201, p. 63).

Editore O.S. GIUNTI, Firenze.       

https://www.giuntios.it/bpa/la-rivista/