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Non è un paese per….

Non è un paese per… Quante volte abbiamo sentito dire questa frase!

L’Italia non è un paese per…?

Non è un paese PER I BAMBINI E LE BAMBINE, non solo perché non se ne fanno, ma soprattutto perché ciò che offriamo loro è davvero poca cosa, dai limitatissimi posti negli asili ai programmi di istruzione della scuola primaria ai mancati servizi di supporto alle…

Non è un paese PER LE MADRI, che in fatti non fanno figli perché devono troppo spesso scegliere se lavorare o avere figli e, comunque, nel secondo caso è bene che si attrezzino in modo autonomo perché i servizi sono fatiscenti.

Non è un paese PER LE PERSONE ANZIANE, che sono sempre di più ma che, per i vari governi che si succedono, sembra che non esistano. E, infatti, i servizi di sostegno medico, sociale e psicologico per gli anziani non ci sono.

Non è un paese PER CHI VUOLE FARE RICERCA SCIENTIFICA, perché l’accademia è baronale e autarchica, perché i concorsi pubblici sono tutto fuorché “pubblici”, con i posti già assegnati in partenza e una catena di “professori” l’uno suddito dell’altro.

Non è un paese PER CHI VUOLE LAVORARE SERIAMENTE NELLA P.A., un luogo in cui la maggior parte dei “dipendenti” è soddisfatta nel momento in cui ha timbrato l’entrata – poi “lavorare” è un optional, è lasciato alla buona volontà del singolo.

Non è un paese PER CHI VUOLE FARE IMPRESA, perché è necessario avere uno stuolo di consulenti esperti in tutto e di più per districarsi tra le mille norme e leggi che devono essere rispettate per aprire un’attività imprenditoriale.

Non è un paese PER CHI NON APPARTIENE ALLE CASTE, a quelle categorie di cittadini che, con il loro potere, possono prendere in ostaggio l’intero paese, possono omettere di svolgere un servizio, oppure commettere azioni che bloccano la normale vita sociale di tutti.

Non è un paese PER CHI STA MALE e si deve rivolgere al servizio pubblico del sistema sanitario nazionale, sempre più svuotato di persone, professionalità e strutture, sempre meno funzionante in termini di efficacia e efficienza, ma perfettamente in linea per aumentare il business della sanità privata.

Non è un paese PER CHI HA SBAGLIATO E STA IN CARCERE, un luogo in cui funziona benissimo la formazione alla delinquenza e alla criminalità, in spazi fatiscenti e sovraffollati, e in tempi trascorsi a non fare nulla, cioè a distruggere sé stessi più di prima.

MA, ALLORA, PER CHI È QUESTO PAESE?

Chi sono le persone, le categorie, che si trovano a loro agio in questo, piccolo, mondo antico che è l’Italia?

 

Andrea Castiello d’Antonio