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NARCISISMO PATOLOGICO

Titolo: 

NARCISISMO PATOLOGICO

Autori: 
Andrea Fossati, Serena Borroni (a cura di)
Casa editrice: 
Raffaello Cortina, 2018, Pp. 201, Euro 21,00

Il narcisismo, si sa ormai molto bene, rappresenta una delle tematiche più scottanti della nostra epoca. In realtà non è una vera e propria novità: basterebbe tornare ai tempi dello scritto di Cristopher Lasch (1978), La cultura del narcisismo. L’individuo in fuga dal sociale in un’età di disillusioni collettive (tradotto in italiano da Bompiani, Milano, nel 1981), oppure fare riferimento alle multiformi e articolate opere di Erich Fromm – ad esempio, Fuga dalla libertà, del 1941(tradotto dalle Edizioni di Comunità, Milano, 1973) – per capire fino a che punto l’era del narcisismo, sociale ed individuale, avesse dato segni di vita e di vitalità molti decenni fa.

Del resto sul problema del narcisismo lo stesso Sigmund Freud dedicò numerosi ed importanti lavori e, più di recente, autorevoli studiosi dell’essere umano sono tornati sul tema, sia nella versione del narcisismo individuale patologico, sia in quella della società narcisistica e degli impatti che certi stili di vita possono avere in senso ampio.

Questo volume compare nella collana di Psichiatria, Psicoterapia e Neuroscienze diretta da Vittorio Lingiardi, e si affianca a testi come Narcisismo, aggressività e autodistruttività, di Otto Kernberg, e I disturbi del narcisismo, a cura di Elsa Ronningstam, entrambi editi da Raffaello Cortina.

Il libro è suddiviso in cinque capitoli, introdotto dal saggio dei due curatori Alcuni punti fermi nelle sabbie mobili del narcisismo patologico, e chiuso da una Appendice che contiene materiali molto interessanti di cui si dirà tra breve. I capitoli che costituiscono il nucleo del volume sono a firma di importanti esponenti dell’area psicologica e psicoanalitica, ma l’ultimo capitolo (intitolato L’assessment del narcisismo patologico, a firma dei curatori) propone al lettore uno strumento di evidente interesse, vale a dire la versione italiana di un questionario molto noto negli ambienti di lingua inglese, il NPI - Nacissistic Personality Inventory. Si tratta di un questionario composto da 52 item che richiede al soggetto di rispondere in base ad un input di auto-descrizione. Le 7 dimensioni che sono prese in esame e che sono valutate da altrettante scale, fanno riferimento ai due grandi blocchi in cui si suddivide il narcisismo patologico, vale a dire la vulnerabilità e la grandiosità (è importante che sia presente anche la dimensione della vulnerabilità dato che molti altri questionari che valutano il narcisismo patologico non ne tengono conto, puntando quasi esclusivamente sull’area della grandiosità).

Nel libro sono pertanto passate in rassegna tutte le questioni che ruotano intorno al questionario NPI, dalle sue origini alla prima edizione (composta da 131 item), dalla traduzione italiana alle sperimentazioni su campioni di diversa tipologia, fino alle considerazioni di tipo psicometrico e ai collegamenti del narcisismo con altre caratteristiche della personalità. Da questo ultimo punto di vista sono molto interessanti le considerazioni sulla relazione tra narcisismo e psicopatia.

Il narcisismo maligno e patologico rappresenta una problematica costante e scottante se considerata congiuntamente alle situazioni in cui la persona è chiamata ad assumere di ruoli di responsabilità sociale, gestionale, direttiva ed organizzativa, nella vita pubblica e nella sfera privata. Sia le persone che hanno un impatto globale sulla società e sui cittadini, in specie i politici e gli amministratori, sia le persone che occupano ruoli di responsabilità – sicuramente tutti i leader e i manager, ma anche soggetti posti in posizioni delicate nelle aree, ad esempio,  dell’educazione e della sanità – possono essere portatori di profondi disturbi di tipo narcisistico. E, come è noto, il narcisista non richiede un consiglio, men che meno un aiuto, soprattutto se si trova nella dimensione esistenziale della “grandiosità” (dimensione che, comunque, si integra alla “vulnerabilità”). Non a caso nel corso del 2017, negli USA, si è sviluppato un dibattito sul Presidente Donald Trump, indicato da diversi psichiatri e psicoanalisti come affetto da un disturbo narcisistico o, almeno, come caratterizzato da numerosi e forti tratti di narcisismo, sicuramente non “sano”.

 

Andrea Castiello d’Antonio