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THE HANDBOOK OF SALUTOGENESIS

Titolo: 

THE HANDBOOK OF SALUTOGENESIS

Autori: 
Mittelmark, M.B., Sagy, S., Eriksson, M., Bauer, G., Pelikan, J.M., Lindström, B., Espnes, G.A. (Editors)
Casa editrice: 
Springer 2017, Pp. XXXVI+467. Euro 196,00 (Hardback)

Il concetto di salutogenesi non è ancora veramente entrato a far parte dell’orizzonte mentale di chi lavora nel mondo delle imprese e delle pubbliche amministrazioni, nonostante che una sua applicazione specifica ed importantissima sia da individuare proprio in tale contesto.

Questo bel libro fa il punto sulle ricerche e sulle conoscenze che ruotano intorno alla salutogenesi e su come essa si interfaccia con una serie di sistemi e di realtà di vita che coinvolgono ogni persona: dai sistemi sociali di salute fisica e mentale, alla diffusione della prevenzione e degli accertamenti, dalla promozione della salute in ogni ambito dell’esistenza, fino alle considerazioni sui danni che una scarsa o nulla attenzione su tali temi può causare all’intera collettività.

Salutogenesi vuole essere il contraltare intuitivo della patogenesi ma, naturalmente, è molto di più e di altro. Tutte le persone che sono occupate nel mondo sociale e del lavoro a implementare la salute ed il benessere di individui e gruppi troveranno in questo libro molto materiale di sicuro interesse. In effetti, la salutogenesi non è qui idealizzata ma, al contrario, ne sono mostrati i lati deboli o le possibilità di incomprensione: per capirne veramente il senso è bene iniziare con il consultare proprio le prime pagine di questo lavoro, lì ove si illustra il senso di questo concetto e le tappe attraverso cui esso è esso stato sviluppato da Aaron Antonovsky (19 Dicembre 1923 – 7 Luglio 1994), il sociologo americano-israeliano che ha dedicato la sua vita allo studio delle intersezioni tra salute, stress, benessere e malessere.

A conclusione della lettura della prima sezione del testo si è già in grado perfettamente di comprendere l’orizzonte e, pertanto, di immergersi nella seconda parte, dedicata alle innovazioni ed alle direzioni evolutive più recenti, comprese naturalmente le applicazioni pratiche. Applicazioni che sono visualizzate a livello internazionale e inserite nei contesti più disparati, compreso il contesto del lavoro e delle professioni. Questi aspetti sono trattati nello specifico nei nove capitoli della quarta parte (è qui che è inserito il lavoro The Application of Salutogenesis to Work  a firma di Gregor J. Jenny, Georg F. Bauer, Hege Forbech Vinje, Katharina Vogt, e Steffen Torp).

La sezione seguente tratta dello sviluppo delle buone pratiche per la salute nell’ambito dei servizi socio-sanitari di assistenza, mentre la sesta sezione presenta un nutrito gruppo di capitoli sulle applicazioni della salutogenesi nel mondo, paese per paese (ma l’Italia non compare tra i quindici capitoli, ognuno dedicato ad una nazione…). Il testo si chiude con un solo capitolo ospitato nella settima sezione sulle direzioni future della salutogenesi, scritto dai curatori – vedi, al proposito, un altro testo, attuale e interessante, sulla salute, cioè Digital Health. Scaling Healthcare to the World, a cura di Homero Rivas e Katarzyna Wac (Springer, 2018) –.

Tra i curatori figurano lo psicologo ed epidemiologo Maurice B. Mittelmark, Monica Eriksson, che è professoressa associata di Health Promotion, e capo del Center on Salutogenesis presso la University West (Trollhättan, Svezia), il professore emerito di Sociologia all’Università di Vienna Jürgen M. Pelikan (direttore del World Health Organization Collaborating Center for Health Promotion in Hospitals and Health Care), e Bengt Lindström, professore di Salutogenesis and Health Promotion presso la NTNU - Norwegian University of Science and Technology.

 

Andrea Castiello d’Antonio