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DIECI PRINCIPI PER UNA TERAPIA DI COPPIA EFFICACE

Titolo: 

DIECI PRINCIPI PER UNA TERAPIA DI COPPIA EFFICACE

Autori: 
Julie Schwartz Gottman, John M. Gottman
Casa editrice: 
Raffaello Cortina, 2017. Pp. XXVI+203

Volendo avere immediatamente un’idea di cosa tratta questo libro e di come gli autori si pongono di fronte alla materia di indagine è sufficiente fare riferimento ad alcune frasi che compaiono proprio nella prima pagina del testo: “Lunedì. Inizi una nuova settimana incontrando coppie tanto intelligenti da aver deciso di cercare aiuto prima che sia troppo tardi… Apri la porta scricchiolante che dallo studio conduce alla sala d’attesa e avverti immediatamente una tensione spessa come il fumo di un incendio…Lui sta leggendo il Wall Street Journal… Due sedie più in là, la moglie ha lo sguardo perso nel vuoto, il volto contratto in una smorfia…Potrebbero essere due sconosciuti. Non lo sono, però. Sono la prossima coppia che incontrerai…Appena invitati ad entrare nello studio, ciascuno dei due cercherà di tirarti dalla sua parte…Li sentirai farsi a pezzi, inveire per tradimenti di anni e anni prima, accusarsi reciprocamente di crimini così odiosi da farti sorgere il sospetto che ti abbiano scambiato per un giudice togato del tribunale. Benvenuto nel mondo della terapia di coppia…”.

In questo quadro iniziale vi è gran parte della dinamica della terapia di coppia e del ruolo quasi-impossibile che il terapeuta si assume nel cercare di mettere le mani dentro il vespaio dei conflitti coniugali senza farsi troppo male, cercando di evitare di commettere gli errori più eclatanti, ed operando al fine di fare luce in una battaglia in cui fumo e fiamme coprono gran parte del campo.

Per descrivere tutto ciò, seguire le tracce, indicare le dinamiche e riflettere sul cosa & come fare, gli autori si offrono al lettore con i loro magnifici Dieci Principi: un estratto, un condensato di decenni di pratica clinica integrato con diverse ed importanti scoperte scientifiche e dati di ricerca, al fine di contribuire alla co-creazione di una visione integrata, equilibrata, compassionevole ed indulgente di quella che mi sembra essere una delle maggiori sfide che gli esseri umani si sono dati, cioè percorrere un (lungo) tratto di vita uniti da un legame d’amore.

Giustamente gli autori sottolineano la necessità di una valutazione, sia individuale sia della coppia, prima di intraprendere il percorso terapeutico. Al proposito, segnalano l’utilità dell’impiego di test e scale psicologiche – in effetti sarebbe molto utile poter disporre, in lingua italiana, di strumenti affidabili di supporto alla psicoterapia di coppia e della famiglia - e della loro Check-list del clinico per la valutazione della relazione (riprodotta nel testo).

Un aspetto rilevante di questo libro è dato da un particolare mix composto dalla chiarezza e linearità del linguaggio espositivo – in molti passaggi, il clinico esperto avrà davvero l’impressione che gli autori raccontino esperienze “familiari”, esperienze che gli sono capitate più volte nel corso del tempo – e dall’attenzione allo stato mentale del terapeuta.

Su quest’ultimo punto viene in soccorso il Quinto Principio, definito dal sottotitolo Calmarsi. Quindi intervenire. Nel capitolo appositamente dedicato sono esposte numerose tattiche che il terapeuta può mettere in atto prima di tutto per riacquistare un adeguato livello di serenità psicologica e capacità di visione in una situazione che spesso vede contrapporsi due punti di vista diversi ed opposti, ma entrambi “veri”, per poi passare a discutere situazioni, fatti ed eventi, magari con il supporto di uno dei “fogli di lavoro” proposti nel testo, Come affrontare le conseguenze di una lite o di un evento spiacevole.

Interessante la similitudine che gli autori propongono tra lo stato psicologico del coniuge che ha subito un tradimento e le manifestazioni del PTSD – Post-Traumatic Stress Disorder riscontrabili nei soggetti traumatizzati: in entrambi i casi nella persona tradita vi sono ipervigilanza, flashback, pensieri intrusivi, ondate di emozioni devastanti che spesso conducono a stati depressivi.

Essendo il tradimento uno dei fatti eclatanti dello stato di salute di una coppia, nel testo vi si ritorna sopra più volte, offrendo suggerimenti tecnici e operativi su come trattare questa speciale situazione, ed avvisando che una terapia di coppia può iniziare soltanto una volta che sia stata chiusa la relazione extraconiugale.

Altrettanto utile è la distinzione proposta in tema di violenza familiare che vede da un lato la violenza domestica situazionale e dall’altro la violenza domestica caratteriologica, con l’avvertenza che una terapia di coppia è praticabile solo se ci si trova nella prima condizione.

Da un punto di vista assi diverso, il tema delle relazioni di coppia è affrontato magistralmente dal noto psicoanalista Otto F. Kernberg nel suo Relazioni d’amore. Normalità e patologia, tradotto in italiano nel 1996 (Raffaello Cortina): un testo che ben si integra con altri lavori dello stesso Kernberg, acuto esploratore delle emozioni umane e, in specie, dell’aggressività e della distruttività.

In Relazioni d’amore egli prende in esame sia gli aspetti “sani”, che vede soprattutto concretizzarsi nel comune Ideale dell’Io dei membri della coppia, sia quelli “malati”, che ruotano intorno alle dimensioni dell’aggressività, del masochismo e del narcisismo.

Un testo che esplora dal punto di vista clinico-psicoanalitico ciò che Julie Schwartz Gottman e John M. Gottman hanno trattato in modo senza dubbio originale, distillando dalla loro ampia esperienza i Dieci Principi che sono esposti nel loro scritto. Per ulteriori informazioni sull’ampio lavoro portato avanti dai Gottman si può consultare il sito https://www.gottman.com/ .

 

Andrea Castiello d’Antonio

 

Questa recensione è stata pubblicata sulla rivista Qi – Questioni e Idee in Psicologia, Numero 65, Marzo 2019 (Hogrefe editore).