CONTATTAMI

Per appuntamento

La seduta può essere svolta presso il mio studio oppure online tramite videochiamata.

* campo obbligatorio

CAPTCHA
Questa domanda è un test per verificare che tu sia un visitatore umano e per impedire inserimenti di spam automatici.

The american psychiatric publishing textbook of psychiatry sixth edition

Autori: 
Robert E. Hales, Stuart C. Yudofsky, Laura Weiss Roberts (Editors). Introduzione di David J. Kupfer
Casa editrice: 
The American Psychiatry Publishing, 2014, Pp. XXXVII + 1473 $ 249.00 (Hardback).

Con la consueta tempestività, la American Psychiatry Publishing (Washington, DC & London) sta pubblicando i nuovi, grandi manuali di psichiatria e di psicoterapia basati sulla versione quinta del DSM, uscita nel 2013: il famoso Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition (DSM-5©), tradotto in italiano da Raffaello Cortina nel 2014.

L’imponente Textbook curato da tre notissimi psichiatri è strutturato in quattro settori e si apre con una delle tematiche classiche e di maggiore rilevanza per la psichiatria professionale, vale a dire l’intervista psichiatrica e il MSE – Mental Status Examination. Nel contesto della prima parte del volume, a questo capitolo iniziale seguono altri sei capitoli tutti dedicati alla valutazione del paziente e a taluni aspetti specifici come l’etica professionale e i collegamenti tra pratica psichiatrica e disposizioni di legge. Questo primo settore del testo risulta dunque essere di grande interesse proprio perché centrato sul problema dell’assessment delle qualità mentali del soggetto in osservazione – vedi anche il capitolo terzo, Psychological Assessment -.

La parte centrale dell’opera è costituita dai venti capitoli dedicati ai disturbi psichiatrici. In questo contesto sono passati in rassegna praticamente tutte le forme di sofferenza mentale che lo psichiatra – ma anche lo psicologo clinico – può incontrare nel corso dello svolgimento della sua attività professionale, soprattutto se condotta nell’ambito dei servizi di base e delle strutture ospedaliere. Oltre ai tradizionali disturbi basati sull’angoscia, la depressione, le sindromi somatoformi, bipolari e ossessive, sono degni di nota i capitoli dedicati ai disturbi del sonno e del risveglio, e alle condotte distruttive e non controllate.

La terza e la quarta parte del testo sono dedicate a quelli che sono definiti tradizionalmente i “trattamenti”, intendendo con ciò sia gli approcci basati sui farmaci, sia quelli psicoterapeutici. In realtà, in questo testo, dei sette capitoli che compongono la terza parte ben cinque sono orientati a discutere le psicoterapie: psicoterapie di genere breve, psicodinamiche, cognitivo-comportamentali, supportive, e basate sulla mentalizzazione (questo ultimo capitolo è firmato da Allen e Fonagy). Gli altri due contributi presenti in questa terza parte del volume sono rispettivamente centrati sulla psicofarmacologia e sulle diverse modalità di stimolazione del cervello (tra cui l’elettroconvulsione). A questa sezione si collega la quarta ed ultima parte del volume, anch’essa centrata sul tema dei “trattamenti”, ma orientata a considerare le diverse strategie di recupero e di cura in relazione a specifiche popolazioni di pazienti. Sono così discussi gli approcci utilizzabili verso i soggetti in età evolutiva e adolescenti, e verso gli anziani. Un capitolo è dedicato alle differenze culturali ed un altro al trattamento di lesbiche, gay, bisessuali e transgender, mentre l’ultimo capitolo, il trentottesimo, intitolato Treatment of Women, sottolinea il tema delle gender-specific differences tra uomini e donne nella cosiddetta “scelta” della patologia, e nella conseguente prevalenza della sofferenza mentale distribuita nei due generi.

Il testo si chiude con oltre cento pagine di un indispensabile Indice Analitico, ma è necessario tornare all’inizio del volume – che si avvale di ben centosette autori – per indugiare sull’interessante introduzione di David Kupfer in cui ci si sofferma sui cambiamenti introdotti nel passaggio dalla quarta alla quinta edizione del DSM e, specularmente, su quali sono state le innovazioni nella transizione dalla prima edizione di questo Textbook (anno 1988) all’attuale, sesta edizione.

E’ da sottolineare lo sforzo compiuto dai curatori nel mantenere una dimensione contenuta del volume, orientando gli autori dei saggi verso la sintesi delle conoscenze e privilegiando l’ottica basata sul paziente piuttosto che sulle discipline e gli approcci. In tal modo il volume ha un taglio clinico-pratico di grande utilità per il professionista ma anche per lo studente di psicologia clinica e di psichiatria. Ciò è visibile fin dalla prima sezione del testo, sostanzialmente tutta dedicata alla necessità di comprendere il soggetto attraverso le lenti della strumentazione tecnica del professionista.

L’integrazione tra il DSM-5 e questa ultima versione de The American Psychiatric Publishing Textbook of Psychiatry appare molto ben riuscita, anche per merito dei numerosi psichiatri che sono stati chiamati a redigere i capitoli essendo stati precedentemente impegnati come membri delle task forces che hanno contribuito all’edificazione del DSM-5 (compreso lo stesso Kupfer).

Da segnalare, infine, un altro, fondamentale testo che può essere proficuamente consultato in parallelo a quello qui segnalato: Glen O. Gabbard, Gabbard's Treatments of Psychiatric Disorders. DSM-5 Edition. Fifth Edition (American Psychiatric Publishing, 2014) – una mia recensione della precedente edizione di questo manuale è pubblicata nella rivista Psicoterapia e Scienze Umane, n. 3, 2009 -.